In passato si trascorreva tutta l’estate monticando bovini e caprini; oggi in pochi rinunciano a passarvi alcune settimane, soprattutto nel mese di agosto.
Ogni alpeggio è un vero e proprio organismo autosufficiente, con un consiglio che lo gestisce, un capo alpe e le sue antiche leggi che regolano il vivere comune.
L’unione tra alpigiani, il fortissimo senso di appartenenza, una goliardica rivalità campanilistica e la voglia di stare insieme in libertà sono i sentimenti che caratterizzano la vita in quota: una delle sue concretizzazioni è sicuramente il past.
Va specificato che l’appartenenza ad un alpeggio è ereditaria, per cui il premanese “appartiene” al suo alpeggio e fin da bambino instaura con esso un legame che è tuttora molto sentito. Le donne sposate, dopo il matrimonio “lasciano” il loro alpeggio e vengono “adottate” da quello del marito.
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Crediti
La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Premana in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie, documenti e brani musicali pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità premanese, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità.
Le interviste agli abitanti di Premana sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
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