Casarsa

Caśarse

L’Alpe Casarsa è facilmente raggiungibile con una bella passeggiata. Dal fondo valle in quel di Giabbio o dal paese, la strada non è faticosa: costeggia il fiume Varrone e a un certo punto si incontra il Pegnadüür, un piccolo poggio dove si trova un’antica cappella dedicata a Cristo Redentore, rifatta alla fine del Settecento. Proseguendo nella salita verso l’alpeggio, si percorre la valle detta Val de la fam (Valle della fame), così chiamata per il pascolo limitato poiché diviso con gli altri alpeggi vicini.

In passato, l’alpe fu teatro di eventi drammatici. Ad esempio, durante la Seconda Guerra Mondiale, nell’ottobre del ’44, le baite furono tutte bruciate dalle milizie della RSI; nel ’45 i fratelli Ambrosioni (del casato Mas-citt) allestirono una segheria funzionante ad acqua lungo il fiume Varrone, al fine di lavorare il legname per la ricostruzione e Casarsa rinacque.

Oggi, le baite nuovamente ristrutturate e il pascolo ben curato fanno di Casarsa un alpeggio bello e accogliente.

Crediti

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