Tremezzina è un comune che racchiude in sè molti piccoli borghi, frazioni e località, ognuno con la sua storia e le sue caratteristiche. Nel municipio di Ossuccio troviamo: Spurano, borgo di pescatori; Soccorso, dove si trova il santuario dedicato alla Beata Vergine tanto caro ai tremezzini; Isola Comacina, dove sorge la parrocchiale Santa Eufemia; Mulino, dove anticamente si macinava il grano. Vi sono poi Ospedaletto, Le Grane, Garzola e Carate. Nel municipio di Lenno troviamo: Campo, dove si trova Villa Monastero; Villa, così chiamata in ricordo di un’antichissima villa di Plinio il Giovane che lì doveva sorgere; Tregola, che prende il nome dalle tre vie che si incontravano proprio qui; Saleno, che deve il suo nome alla presenza del sale usato come conservante per i cibi; Masnate, dove si trova la Cooperativa di Lenno; Lera, dove sorge l’Abbazia dell’Acquafredda; Molgisio, Casanova, così chiamato dopo la ricostruzione di alcune case in seguito ad una rovinosa frana e Roncate. Per il municipio di Mezzegra troviamo: Bonzanigo, antico borgo dei Brentano, una delle famiglie più ricche ed influenti del Lario; Azzano, dove si trovano i cantieri nautici e la famosa magnolia; Giulino, località divenuta famosa per l’episodio storico dell’uccisione di Mussolini; Pola, al confine fra Lenno e Mezzegra; Mugnano e Ganzo, dove si è svolto il triste episodio della Battaglia di Lenno. Nel municipio di Tremezzo si trovano: Bolvedro, piccolo borgo suggestivo dove si trova Villa Sola Cabiati; Rogaro, famoso per la sagra degli asparagi; Cassopra, Belvedere, Viano, Intignano, Volesio, Balogno, Susino e Portezza.
Bonzanigo è un caratteristico borgo medievale che conserva ancora intatte le sue peculiarità. E’ un angolo tranquillo con vecchie case dai tetti di ardesia grigia addossate al pendio, case unite con ballatoi o ponticelli in pietra, grondaie che si toccano e si sovrappongono formando quasi un solo tetto, piccole strade a ciottoli e gradini che salgono tutti verso la montagna, perdendosi in sottopassaggi a volta. Bonzanigo è nato sotto ad un masso e i macigni della montagna toccano quasi le grondaie delle ultime case. Gli abitanti del borgo sono chiamati fulcinitt che in dialetto locale significa “piccolo falcetto” e a loro era dedicata l’ultima domenica di luglio una festa popolare con degustazione di “miascia”, un caratteristico dolce casereccio. A Bonzanigo si trovavano i palazzi più belli della Tremezzina, costruiti da diverse famiglie che avevano trovato fortuna all’estero e che hanno contribuito alla costruzione di alcune cappelle della Madonna del Soccorso e della chiesa parrocchiale di Sant’Abbondio.
Crediti
La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Tremezzina in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie e documenti pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità di riferimento, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità.
Le interviste agli abitanti di Tremezzina sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
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