Attività del Passato

Il lavoro di una volta era legato alla sussistenza e a ciò che la natura offriva.  

Una delle principali attività era la pastorizia: ogni famiglia possedeva 2 o 3 mucche e allevava capre, conigli, galline per le uova, e non mancavano i maiali per gli insaccati.

Teresina dopo taglio dell’erba, Marisa Raimondi

Ad inizio primavera fino ad ottobre c’era la transumanza, oltre 100 mucche e capre si spostavano nei vari alpeggi di Vestreno: Piazz, Vercin, Vezeer. Il latte munto veniva portato nei bait dove scorreva l’acqua; come unità di misura si usava sempre lo stesso bastoncino e lo stesso secchio e il latte veniva consegnato al casaro ogni 1 o 2 giorni a seconda della quantità e si produceva formaggio e burro. Ogni tanto capitava che una mucca si facesse male, allora veniva macellata ed ogni famiglia ne comprava un pezzo, così da aiutare economicamente l’allevatore che aveva perso l’animale.

Per quanto riguarda l’agricoltura, si coltivava la segale con cui si faceva il pane una volta al mese, mentre a Natale, con la segale si preparava il fugascin con i fichi, il pane dolce per i bambini. Si coltivava anche il grano saraceno usato per i pizzoccheri al cucchiaio e per preparare, quando mancava la segale, un tipo di pane molto duro detto “panot“. In tavola non mancavano mai le patate, zucche e bietole. Ogni famiglia aveva anche la vigna che veniva coltivata nei terreni che vanno da Vestreno fino al fiume Varrone in località Gandè, Posol, Masatele, Ranscee e Pra Brusoo, quindi c’era sempre del buon vino da gustare. Il giorno della vendemmia veniva deciso da un consiglio formato da tutti gli uomini, perché tutti dovevano raccogliere l’uva lo stesso giorno, di solito ai primi di ottobre; arrivavano anche persone da altri paesi, come Tremenico e Pagnona ad aiutare nella raccolta dell’uva ed era un vero e proprio giorno di festa.

A Bondo e Piazz importante era anche la raccolta delle castagne, che venivano fatte seccare e vendute al mercato di Lecco, oppure usate come baratto ottenendo in cambio riso, caffè e zucchero, per alcuni le castagne erano l’unica fonte di guadagno.

Attività molto importante era anche il commercio di legname. Ogni boscaiolo aveva il suo compito e alla fine il legno ricavato veniva così suddiviso: 

  • con le ramaglie si facevano delle lunghe fascine di 11 kg l’una legate alle estremità e venivano trasportate e vendute alle fornaci che producevano la calcina;
  • le piccole e grosse pezzature, in base alla richiesta di mercato, venivano vendute come legna da ardere;
  • i grossi tronchi, non legname d’opera, venivano sezionati e spaccati, il castano era molto richiesto per l’estrazione del tannino, mentre il resto veniva usato per produrre il carbone;
  • i grossi tronchi di castano d’opera venivano sezionati a misura e tagliati con grosse seghe a mano, ottenendo delle tavole di svariate misure.

Il trasporto di tutto il legname veniva effettuato con dei fili a sbalzo fino a raggiungere la strada carrozzabile ad eccezione delle tavole e dei sacchi di carbone che venivano trasportati dalle donne con il tradizionale gerlo. Malgrado il faticoso e duro lavoro, le donne cantavano sempre ed il loro canto echeggiava in tutta la Valle.

La vita era particolarmente dura e molti uomini sono stati costretti ad emigrare in Svizzera, in Francia e anche oltre Oceano, mentre le donne, rimanevano in paese, occupandosi dei figli, degli animali, dei lavori nei campi e della vigna.

Emigrati da Vestreno, di Franco Memeo
Franco Memeo, Bianchi Marisa, Armoldi Angelo e Bazzi Fiorentino ci raccontano la tradizione della vigna e la produzione del vino a Vestreno.
Bianchi Marisa, Armoldi Angelo, Bazzi Fiorentino, Franco Memeo ci raccontano l’importanza della castagna per Vestreno nel passato.
Bianchi Marisa, Armoldi Angelo e Bazzi Fiorentino e Bettiga Nirvana ci raccontano delle attività lavorative del passato.

Crediti

La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Vestreno in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie e documenti pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità di riferimento, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità. 
Le interviste agli abitanti di Vestreno sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
Eventuali titolari di diritti d’autore sui materiali pubblicati, sono pregati di mettersi in contatto con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Hanno partecipato al tavolo di lavoro per la creazione di questa mappa di comunità: Consuelo Buzzella, Franco Memeo, Flavio Cipelli, Marisa Raimondi e Primavera Realini.