La Musica

Certamente Davide Van de Sfroos con le sue canzoni ha reso celebre la Tremezzina, cantando tradizioni perdute e luoghi unici. Ma la musica in Tremezzina è un elemento di aggregazione e identitario fortissimo, che ha tante altre forme diverse: concerti in riva al lago, eventi musicali, una banda con una storia lunga oltre un secolo, musica sacra, festival di musica internazionale, diverse rock band,  educazione musicale sin dalla prima infanzia, un coro, lezioni di piano e molto altro ancora. 

Sench racconta la tradizione e la cultura musicale in Tremezzina

La musica nella scuola

L’Istituto Comprensivo della Tremezzina nato nel 2017 pone una particolare enfasi sulla valorizzazione dello studio della musica, riconoscendo il suo ruolo fondamentale nello sviluppo globale degli studenti. Fin dalla scuola dell’infanzia, progetti di musicoterapia contribuiscono al benessere emotivo e cognitivo dei bambini. Nella scuola primaria, laboratori di musica e movimento favoriscono l’apprendimento creativo, mentre la scuola secondaria di primo grado offre un indirizzo musicale approfondito, permettendo agli studenti di specializzarsi in strumenti come clarinetto, chitarra, pianoforte e violino. La valorizzazione dello studio della musica non solo beneficia gli studenti, ma riveste un’importanza significativa anche per il territorio circostante. La promozione delle arti musicali contribuisce alla formazione di giovani talenti, arricchendo la cultura locale e alimentando il patrimonio artistico della comunità. Inoltre, eventi ed esibizioni musicali organizzati dalla scuola diventano momenti di coesione sociale, coinvolgendo la comunità e rafforzando il legame tra istruzione e territorio. La musica diventa così un veicolo di identità culturale e di crescita armoniosa per l’intera zona.

Non solo la scuola è fonte di insegnamento musicale, ma una generazione di tremezzini ricorda le lezioni di piano impartite privatamente dal maestro e organista Mario Zanotta. Mario si appassionò di pianoforte e soprattutto di organo già a partire dagli anni Sessanta, quando ancora ragazzo e dopo due anni di lezioni vennee invitato a suonare l’organo a messa, un’emozione fortissima che ricorda ancora oggi e una passione che coltiva tutt’ora. 

La Corale Pieve d’Isola

Il coro si è costituito nel 1996 con il maestro Guido Bernasconi ed è composto da circa 25 elementi provenienti dalla Tremezzina e non solo. Il suo nome riporta indietro di mille anni e si ispira al Medioevo, tempo di Pievi e insediamneti sull’Isola Comacina. Il coro si è dedicato sin dall’inizio allo studio della musica sacra polifonica a cappella e con accompagnamento musicale: il repertorio comprende autori che vanno dal 1500 fino ai giorni nostri e dal 2023 affronta anche il repertorio della musica profana rinascimentale e collabora con il corpo Musicale Vittorio Veneto di Tremezzo. Ha partecipato ad importanti concorsi ed eventi tra Como e Lugano.

Il gruppo di coristi si ritrova due volte la settimana per le prove ed è composto da veri appassionati: per la buona riuscita di un concerto servono molti ingredienti tra cui disponibilità, costanza, disciplina, rispetto e sacrificio.  

La Banda di Tremezzo

ll Corpo Bandistico “Vittorio Veneto” nasce ufficialmente nel 1893, quando un gruppo di appassionati musicanti si riunisce stabilendo la propria sede a Tremezzo. Restò attivo fino alla metà del Novecento, quando gli eventi bellicosi portarono ad una forzata interruzione. Nel 1957 la Banda riprese a pieno la sua attività grazie all’entusiasmo e al sostegno della Contessa Eleonora Sola Cabiati. La contessa fu presidente della Banda fino alla morte, partecipò con orgoglio a tutta la vita della Banda e dei suoi musicanti, anche alle prove e alle trasferte. Attualmente il corpo bandistico presenta un organico composto da 31 elementi ed è molto attivo in Tremezzina e non solo.  

Nel film “Una vita difficile” del 1961 di Dino Risi, girato in Tremezzina, la banda appare verso la fine, suonando una marcia funebre. Quando i musicisti hanno saputo della comparsa nel film l’eccitazione è stata davvero troppa! Durante la scena del funerale girata in piazza a Lenno doveva piovere (ma quel giorno splendeva un bel sole) e così continuavano a buttare acqua per terra, e l’acqua inzuppava tutti. Poi comparve Alberto Sordi e tutti i musicisti lo guardarono stupiti, ma allo stesso tempo dovevano preoccuparsi di guardare lo spartito, suonare ed evitare di bagnarsi troppo. Un’ardua impresa! Il regista li spronò a concentrarsi: “Ma non siete capaci di suonare due note senza guardare la parte?”. Qualcuno ricorda che la scena fu girata almeno trenta volte.

Tremezzina Music Festival

Il Tremezzina Music Festival è nato come festival di musica jazz. Si svolge la seconda settimana di agosto e dura quattro giorni in cui si alternano concerti nelle varie ore della giornata in diverse sedi suggestive del territorio e un evento serale nello scenografico Parco Meier. L’obiettivo del festival è abbinare la ricerca musicale internazionale alla valorizzazione di arte, storia, territorio e tradizioni culturali sia dei performer ospiti sia dei luoghi della Tremezzina. Jazz e musica d’autore, jazz e pop, jazz e ricerca, jazz e giovani, jazz e musica classica sono le combinazioni per proporre grandi serate di gala ad ingresso libero con donazione volontaria. Il Tremezzina Music Festival è un appuntamento estivo imperdibile non solo per gli appassionati del genere, ma per tutta la comunità della Tremezzina, sempre molto presente alle iniziative del Festival.

Lacmus

LacMus Festival nasce nel 2017 con l’intento di creare una rassegna internazionale di concerti di musica classica e classica contemporanea in Tremezzina, sul Lago di Como. Il Festival, fondato dal pianista Louis Lortie e dal direttore d’orchestra Paolo Bressan, unisce la magia della musica alla bellezza del paesaggio e delle sue location uniche al mondo, con una programmazione di eventi che vede protagonisti artisti di fama mondiale e giovani talenti emergenti. Nel 2022 è nato LacMus Christmas, a cura della dott.ssa Paola Colombo, per promuovere, in rete con altre associazioni ed enti del territorio, concerti ed eventi nel periodo del Natale a beneficio della comunità, con l’obiettivo di valorizzare la magia invernale della Tremezzina grazie alla musica. Organizzato dall’Associazione Culturale e Musicale Ars Aeterna ETS, LacMus Festival ha come mission: organizzare eventi che siano identificati come esperienze uniche; creare occasioni di sviluppo culturale ed economico sul territorio; generare sinergie e interazioni tra realtà locali e internazionali; diffondere cultura in senso ampio aumentando la sensibilità alla musica tra le giovani generazioni.

La musicale scena underground e giovanile

GRUPPI MUSICALI E LUOGHI PER LA MUSICA IN TREMEZZINA

Anche in Tremezzina il dopoguerra vede l’avvento della categoria dei “giovani” come nuovi protagonisti del divertimento e dei consumi di massa. E’ così che la musica suonata viene a costituire non solo momenti di svago ed occasioni di socialità e aggregazione, ma anche identità generazionale in cui riconoscersi, con lo sviluppo e la dislocazione sul territorio di gruppi musicali, sale prova, sale da ballo, e con l’acquisizione e la crescita di stimoli culturali ed artistici che, successivamente, sfoceranno frequentemente nell’organizzazione di spedizioni di gruppo per la partecipazione a raduni, festival e concerti delle band più famose e di tendenza o per raggiungere i principali locali per il ballo e il divertimento.

ANNI CINQUANTA

Sono di questo periodo le prime sale da ballo, spesso annesse a qualche ristorante, che funzionano nelle serate del weekend e la domenica pomeriggio, con le orchestrine da ballo e i gruppi “residenti” che a volte lasciano il posto ai juke-box. Si ricordano in Tremezzina “il Riposo” ad Ossuccio e “l’Albana” ad Azzano, a cui si aggiunge agli albori del decennio successivo “la Capannina”, rimasta aperta solo pochi anni e situata a Cazzopra, nel prato allora esistente e di libero accesso tra il lavatoio e il campeggio di Villa Edy. Nei locali non erano infrequenti battibecchi e risse tra le compagnie dei diversi paesi.

Sench racconta gli anni ’50

ANNI SESSANTA

Con l’avvento degli anni ’60 e la diffusione della beatlemania in tutto il mondo i gruppi di orchestrali lasciano il posto a “complessi” di adolescenti a volte improvvisati, e l’ondata dei gruppi beat dilaga nelle balere e nei “dancing” di tutta Italia, dalle cittadine di provincia alle località balneari fino ai paesi più sperduti. Non ne è esente la Tremezzina, dove agiscono il LV. BEETHOVEN GROUP con epicentro a Lenno (che vede alle chitarre Gino “Gomme” e Ermanno “Manòn”), e I PRINCIPI a Tremezzo, di cui si ricorda la partecipazione al musical BABILONIA andato in scena al cineteatro “Teresio Olivelli”. In questa band suonavano tra gli altri Pietro Travella (poi emigrato in Inghilterra, anche clarinettista nella banda e fratello minore del Nando “Barba”) alla chitarra e Dino Galli “Dadàn” all’organo. Provavano nello scantinato delle scuole adibito già a sala prove della banda.

Sench racconta gli anni ’60

ANNI SETTANTA

La novità degli anni ’70 è rappresentata dall’ apertura alla cittadinanza del Parco Meier (espropriato dal Comune di Tremezzo nel 1973) che vede l’avvento di feste popolari e raduni musicali (come succede contemporaneamente in tutto il mondo occidentale con lo sviluppo della cultura rock, sempre più centrale per quella generazione di giovani). Si ricordano le feste provinciali della FGCI, con la partecipazione di band italiane di rock progressivo , hard-rock, rock-blues, musica popolare e folk, e cantautori. I “giovani” di vent’anni prima, ormai padri e madri di famiglia, sono ora invece i maggiori fruitori delle parallele Feste dell’Unità e dell’Amicizia con le orchestrine di ballo liscio e ritmi sudamericani, spesso guardate con disprezzo dai loro figli. Non si segnalano invece band attive sul territorio tremezzino, con l’eccezione forse del “QUARTETTO CARATTERISTICO LARIANO” nei primi anni del decennio. Intrattenimento per turisti sotto i Portici Sampietro con chitarre, fisarmonica, mandole e mandolini vede di nuovo in azione Pietro Travella, assieme a Gianni Giovio e al barbiere Guglielmo di Spurano, e al maestro Peppino Rasella, anche lui clarinettista nella banda, autore di marce come “Gita sul Lario” e “Malaga”e già orchestrale sulle navi da crociera, che contemporaneamente tiene per conto della banda i corsi di solfeggio e strumento per i ragazzi. Proprio da lì, oltre che da alcuni musicisti che tengono lezioni private di musica e strumento, usciranno alcuni dei protagonisti della scena musicale locale nei successivi decenni.

Sench racconta gli anni ’70

ANNI OTTANTA

Proprio all’inizio del decennio va in scena al Parco l’incredibile kermesse di “Settembre a Tremezzo”, che per l’intero mese propone un programma – spesso funestato dal maltempo – di musica, cinema, teatro ed altro, ad opera di un Circolo Arci appositamente costituito che si riunisce alla Trattoria del Prato. Si esibiranno gli ancora sconosciuti Randa (band milanese divenuta poco tempo dopo “Gruppo Italiano” e catapultata al vertice delle classifiche nazionali di vendita dei dischi con la loro hit “Tropicana”), ma soprattutto l’evento che verrà ricordato negli anni successivi sarà il primo concerto punk in Tremezzina, ad opera di SPEEDY ANGEL & HIS FUN ROCKERS venuti da Como. Sette canzoni fulminanti, per un totale di 10 minuti di esibizione che lasciano annichilito il pubblico. Ed è proprio Speedy Angel che, sciolta la sua prima band, trasferisce dall’autunno 1982 il suo attivismo musicale in Tremezzina, portandosi l’amico Lanky Clive, aggregando la locale sezione ritmica composta da Sench e Big Luca e dando vita ai POTAGE. La loro prima esibizione è datata 16 aprile 1983, davanti ad una trentina di invitati, in un capannone collocato sulla strada tra Bolvedro ed Azzano che costituisce la loro sala prove. A luglio, con la collaborazione del Comune, il primo concerto al Parco Meier davanti questa volta a 400 spettatori paganti. L’anno successivo entra a far parte della band come cantante il giovane David Action di Azzano, che ci rimarrà per un paio d’anni e poi proseguirà da solo la sua strada che lo condurrà “de sfroos”. Nel frattempo la sala prove dei Potage viene rasa al suolo dal nubifragio del febbraio ’84 e loro si spostano nella portineria del Castello Pessina, dove rimarranno per 3 anni prima di emigrare a Dizzasco, venendo a gravitare più sulle scene comasca e canturina, dove svilupperanno ed espanderanno la loro attività rimanendo però per sempre identificati come band tremezzina  (sono attivi ancora oggi, dopo 40 anni, con centinaia di concerti, e numerose cassette, cd e vinili incisi). I concerti al Parco autogestiti ed autorganizzati, in cui coinvolgeranno spesso molte altre band dei dintorni e non solo, rimarranno per diversi anni una costante della loro attività, ritornando in auge anche dopo l’interruzione della fruizione del Parco per queste iniziative decisa dall’amministrazione comunale in carica tra l’85 e il ’90. Nella sala prove del Castello durante la loro permanenza provano anche i TRIPHOUSE (Valerio “Klaus” Cossa, Corrado “Thorans”, Massimo “Fissa” Achler, Andrea Lillia, Ilario, Frankie Virus). Una leggenda del punk: anche se non riusciranno mai ad esibirsi dal vivo, lasceranno una testimonianza di quattro canzoni scritte da loro e registrate in sala prove. Verso metà decennio, apre ad Ossuccio la discoteca “LA ZOCA DE L’OLI”. Dopo un primo breve periodo in cui diventa ritrovo di riferimento per gli adolescenti, il locale si ricicla a favore di un pubblico più anziano con serate e corsi di ballo liscio e sudamericano, e balli di gruppo, con i ballerini che troveranno frequenti occasioni di divertimento nelle sagre popolari che vedranno spesso sul palco alcuni complessi e musicisti da ballo locali come l’orchestra AMARCORD (con il maestro Bruno Raveglia di Lenno e la cantante ossuccese Liliana Cantoni, conosciutissima e lungamente sulla breccia come magnifica interprete di canzoni di musica leggera) ed altri nomi tra cui Riflesso d’Epoca, il Solitario del Liscio (Rossi, di Lenno), il Duo Tremezzino.

Sench racconta gli anni ’80

ANNI NOVANTA

Con il nuovo decennio e il cambio di amministrazione a Tremezzo, il parco Meier riapre alla musica e diventa riferimento principale di eventi sempre più grandi nel campo della musica popolare. Non solo, con l’occasione dell’inaugurazione di un nuovo parco a Balogno viene approvata dal consiglio comunale l’ intitolazione proposta dai Potage e altri cittadini a “John Lennon, poeta, musicista e pacifista” e si realizza un gemellaggio sentimentale con il comune di Castelnuovo Rangone, primo in Italia ad intitolare uno spazio pubblico al beatle assassinato a New York, facendo da apripista per una trentina di altri comuni fino ad oggi. Lo scambio di visite che suggella il gemellaggio porta musicisti e band del lago tra cui Potage, De Sfroos e Banda di Tremezzo ad esibirsi nel comune modenese. Il nuovo parco tramezzino vede poi nell’estate 1991 l’organizzazione del festival “Vardej là n’de i en” in cui, oltre ai gruppi già citati, si esibiscono anche i PIATNI AVTOBUS capitanati dal chitarrista blues Fabio Colombo, residente in paese.

La nuova amministrazione vede emergere la figura dell’Assessore Marco Zanotta che curerà per oltre due decenni, in parte come amministratore e in parte come operatore culturale, la programmazione musicale estiva sul territorio di Tremezzo (oltre alla musica popolare anche la classica, con la stagione concertistica di Villa Carlotta), inventandosi il TREMEZZO JAZZ FESTIVAL, divenuto in seguito TREMEZZINA MUSIC FESTIVAL e giunto oggi al traguardo della XX° edizione, ospitando negli anni artisti di fama e levatura internazionale e richiamando sempre dai dintorni un folto pubblico di appassionati e villeggianti. Importante figura della musica suonata è invece Marco Pollini, che – dopo le prime esperienze con i KALEIDOSCOPE e la militanza nei DE SFROOS di cui fu membro fondatore, a cui farà seguito anche la lunga partecipazione come sassofonista alla banda di Tremezzo – apre una sala prove in uno scantinato della località “La Guasta” (per questo venne conosciuto anche come “Marco de la Guasta”), raggiungibile solo a piedi, dove ospita in serate di intensa improvvisazione molti musicisti del lago e spesso anche del comasco o di passaggio. Sotto la sua guida un gruppo di loro formalizza una formazione più stabile, anche se con una struttura comunque aperta, assumendo il nome di CIUCIAKAMARONONE’, e decidendo dopo una decina d’anni di uscire allo scoperto, facendo del Battello Bisbino ancorato davanti a Villa Carlotta il luogo principale di esibizione e diventando una delle band più seguite e di culto del lago. Da segnalare anche l’attività di un altro ex-De Sfroos (Lorenzo Mac Inagranda) che coltiva la sua passione per la musica cajun con i NEEDLECASE, di cui fanno parte anche i tremezzini Federico Pintus, Paolo Rossetti e Sabrina Morganti (che poi continuerà come cantante di musica leggera e intrattenitrice per le più svariate occasioni) e quella della JAZZ BAND che porta sul palco classici dello swing , di cui fanno parte tra gli altri il direttore del Grand Hotel Tremezzo, Biondi, ed Ernesto “Tunèn” Zanotta di Viano, tromba solista della banda.

A metà anni ’90 esplode in tutta Italia, proveniente dal Giappone, la moda del karaoke. Anche in Tremezzina sono molti i bar ed i locali d’intrattenimento che mettono l’attrezzatura necessari a disposizione degli avventori desiderosi di cimentarsi cantando su basi registrate. Spesso occasioni di risate e divertimento tra amici, le serate di karaoke vedono specializzarsi anche animatori o cantanti che puntano ad esibire le proprie non indifferenti doti canore. Tra gli animatori più popolari c’è da ricordare la figura di Gianfranco Felli, che aveva già una lunga strada alle spalle. Era infatti fin dagli anni ’70 collezionista di dischi, cultore e conoscitore di vita, opere e canzoni di Bob Dylan e appassionato di blues. In quest’ambito erano frequenti le sue ospitate sui palchi dove si esibivano le band locali e non. Per un periodo provò a cimentarsi anche nei territori della disco-music e disco dance. Tra i personaggi che emergono dalla scena karaoke troviamo infine anche Giuseppe “Zep” Ronconi, che mette poi la sua voce al servizio dei New Nobili.

DUEMILA

Il nuovo millennio si apre con un concerto punk (17 maggio 2000) dal titolo “SE QUESTA MUSICA NON VI PIACE, NOI SUONIAMO LO STESSO” divenuto leggendario nella scena comasca. Organizzato al parchetto adiacente al tennis di Ossuccio dai Potage (che apriranno le danze alle 17 sotto una pioggia torrenziale che non cesserà fino alle 2 di notte),e generosamente finanziato dall’amministrazione comunale. Dopo di loro saliranno sul palco addirittura altri 16 gruppi del comasco, con mezz’ora a testa a disposizione davanti ad un pubblico eccezionalmente numeroso nonostante il maltempo. Tra di loro due band di ragazzi di Ossuccio (THE SHABBIES – diventati in seguito CLOSE NEW DAYS – e LECABRODA) e gli ACONCAGUA da Tremezzo/Mezzegra (Matteo Martinelli, Lucio Lamberti, Carlo Fossati, Fabio Piazzoli: con loro in formazione agli esordi anche Harold che – proveniente da Santo Domingo – visse a Lenno per qualche anno) che continueranno per diversi anni esibendosi spesso (una volta anche al Campo Sportivo di Tremezzo) e lasciando una testimonianza discografica in digitale della loro attività. L’anno successivo (2001) un nuovo raduno ad Ossuccio, stavolta nel Parco di Ospedaletto, vedrà sul palco, oltre ai Potage, gli Orange Juice From the Crypt, fucina di talenti della nuova scena punk comasco/canturina, e i leggendari Atarassia Grop, esponenti dell’hardcore-oi-punk, divenuti successivamente famosissimi negli ambiti punk nazionali e tedeschi (tra di loro anche Filippo Andreani, oggi noto cantautore). Il concerto viene inoltre aperto dai griantesi Catarro Armato. Diverse le band locali nate in questa decade e attive ancora oggi. Tra le altre band nate in questa decade anche gli THE SLEEP WALKERS, nati nel 2012 come duo acustico (chitarra e voce) formato da Fabiano Paolemilio e Roberto Pensa entrambi residenti in Tremezzina. Propongono brani Pop di artisti del panorama musicale Britannico. Da lì in poi non si hanno notizie di nuove band autoctone (se non all’interno del fenomeno delle cosiddette “cover band”, cioè band dedite esclusivamente a riproporre brani famosi in versione fedele all’originale, senza cimentarsi nella composizione), ma continueranno – in Tremezzina e nei dintorni – i festival estivi (completati al Parco Meier anche da una frequente programmazione di concerti a cura del bar ricavato nella vecchia darsena) che vedranno far capolino sul palco di tanto in tanto, assieme ad attrazioni nazionali ed internazionali, anche le band locali rimaste in attività. 

Sench racconta il Festival “Se questa musica non vi piace noi suoniamo lo stesso”

ANNI VENTI, NUOVE GENERAZIONI

Restano da segnalare in tempi più recenti il Festival “Bellezze Interiori” (giunto nel 2023 alla seconda edizione) con concerti che si svolgono nei giardini di alcune ville di Tremezzina, aperti al pubblico solo in questa occasione, e la serrata programmazione estiva di concerti, serate e aperitivi musicali nel weekend da parte del bar Glam’s a Tremezzo . Ultima ma non meno importante, l’attività – in continua evoluzione già da qualche anno – dei dee-jays del “CLEBBINO”, aggregazione di giovani appassionati di musica elettronica e techno che – partendo da un piccolo ritrovo underground in un garage all’imbocco dei Portici di Tremezzo – è cresciuta fino ad essere attualmente in grado di organizzare raduni in luoghi come il Parco Meier o quello di Ospedaletto che richiamano centinaia di ragazzi da tutta la provincia per ballare, socializzare e affermare la propria cultura. In qualche cantina, infine, non ancora entrati in una dimensione “pubblica”, ci sono adolescenti che con poche attrezzature informatiche mettono in musica se stessi, le loro vicende e le loro problematiche con il linguaggio della Trap.

Il futuro non è ancora scritto, ma queste vicende non sembrerebbero destinate a terminare qui.

Crediti

La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Tremezzina in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie e documenti pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità di riferimento, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità. 
Le interviste agli abitanti di Tremezzina sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
Eventuali titolari di diritti d’autore sui materiali pubblicati, sono pregati di mettersi in contatto con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus.