Non esistono canti composti o dedicati al paese di Introzzo, ma cantare e suonare era insito nella tradizione popolare. È curioso, infatti, pensare come tanti uomini e ragazzi sapessero suonare la fisarmonica o l’armonica senza mai aver studiato musica.
Il canto accompagnava la quotidianità della vita con canti popolari religiosi e profani. Si cantava mentre si lavorava nei campi; si cantava la sera dopo il rosario sugli alpeggi; si cantava durante le feste religiose che venivano preparate molti giorni prima con la novena ed il canto dei vespri.
Le donne sugli alpeggi come Subiale e Lavadee cantavano per farsi sentire dagli uomini rimasti a valle per lavorare facendo percepire la loro vicinanza.
La musica rallegrava le serate nelle osterie ed ogni luogo dove ce ne fosse occasione. Ai giorni nostri, in paese, si sono trasferite alcune famiglie di musicisti che in particolari occasioni dell’anno, ad esempio Natale, rallegrano le stradine del centro suonando musiche a tema. Inoltre nella vicina Dervio sono nati due cori, uno maschile ed uno femminile, a cui partecipano delle persone della valle. I cori si sono esibiti in più occasioni, ad esempio durante la festa di S. Antonio.
Crediti
La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Introzzo in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie e documenti pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità di riferimento, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità.
Le interviste agli abitanti di Introzzo sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
Eventuali titolari di diritti d’autore sui materiali pubblicati, sono pregati di mettersi in contatto con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Hanno partecipato al tavolo di lavoro per la creazione di questa mappa di comunità: Caterina Tagliaferri, Cinzia Cantini, Emilio Buzzella, Enrica Buzzella, Flavio Cipelli, Fulvia Buzzella, Giada Faretra, Giorgia Pandiani, Luca Buzzella, Maria Teresa Buzzella e Primavera Realini.