Una volta la gente amava molto cantare: l’occasione era sempre giusta!
Le persone cantavano mentre coltivavano i campi, tagliavano e rastrellavano il fieno; cantavano le donne che lavavano i panni al lavatoio, o mentre svolgevano le faccende domestiche.
Cantavano mentre percorrevano i sentieri lungo i monti, sotto il peso della gerla e forse proprio il canto serviva a non pensare alleviando la dura fatica. Il riecheggiare delle voci superava il fiume e si sentiva anche dai monti di fronte.
Cantavano nelle osterie nei momenti di festa accompagnati anche dalle fisarmoniche. Nella trattoria del Maurin c’era un jukebox e i giovani si riunivano per cantare ed ascoltare le canzoni in voga in quel periodo. Era un’occasione anche per ballare il sabato sera o la domenica pomeriggio e durante le feste.
I canti religiosi venivano intonati durante le celebrazioni, ma a volte, specie quelli in onore della Madonna, venivano ripresi anche durante le feste mondane.
Ora, purtroppo, la gente non canta più, forse a causa della vita troppo frenetica o immersa nella tecnologia, non trova nemmeno un motivo per esprimere con la musica le proprie emozioni.
Quelli che ancora si cimentano nel canto fanno parte di qualche coro a cui, per fortuna, partecipano alcuni abitanti di Vestreno.
Crediti
La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Vestreno in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie e documenti pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità di riferimento, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità.
Le interviste agli abitanti di Vestreno sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
Eventuali titolari di diritti d’autore sui materiali pubblicati, sono pregati di mettersi in contatto con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Hanno partecipato al tavolo di lavoro per la creazione di questa mappa di comunità: Consuelo Buzzella, Franco Memeo, Flavio Cipelli, Marisa Raimondi e Primavera Realini.