Introzzo è il paese più antico della Valvarrone. In passato era il più importante della valle, a cui dava anche il nome “Mont’Introzzo”, e contava circa seicento abitanti.
Poi la gente ha cominciato ad emigrare all’estero in cerca di fortuna, in Svizzera o addirittura in Sud America e la popolazione ha iniziato a diminuire.
Le attività artigianali erano numerose: c’erano fabbri , falegnami, calzolai, il fornaio e numerose imprese edili. C’erano la scuola, due negozi, il ristorante, la parrucchiera, per alcuni anni anche la farmacia, il servizio di soccorso volontario: c’era proprio tutto, ma pian piano tutte queste attività sono state chiuse. Anche la scuola è stata trasferita e i servizi disponibili sono sempre meno. Per fortuna resistono il ristorante e la parrucchiera, uniche attività rimaste aperte in paese e diventate punto di riferimento per tutti.
Sono arrivate le automobili, sono nati negozi sempre più grandi sul lago, e gli abitanti hanno iniziato a trasferirsi a valle, dove ci sono maggiori servizi e comodità, trascurando le piccole realtà che si trovavano vicino a casa.
La modernità ha portato via quasi tutta la gioventù; i centri commerciali hanno fatto morire tutte le piccole realtà artigianali, che pian piano sono scomparse.
Tutto questo ha generato sempre meno attaccamento alle radici ed ha fatto scomparire il senso di comunità che un piccolo paese può offrire.
C’è da sottolineare, però, che in estate nelle seconde case c’è un buon afflusso di villeggianti e Introzzo torna a rivivere.
Crediti
La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Introzzo in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie e documenti pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità di riferimento, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità.
Le interviste agli abitanti di Introzzo sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
Eventuali titolari di diritti d’autore sui materiali pubblicati, sono pregati di mettersi in contatto con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Hanno partecipato al tavolo di lavoro per la creazione di questa mappa di comunità: Caterina Tagliaferri, Cinzia Cantini, Emilio Buzzella, Enrica Buzzella, Flavio Cipelli, Fulvia Buzzella, Giada Faretra, Giorgia Pandiani, Luca Buzzella, Maria Teresa Buzzella e Primavera Realini.