La Strade, Ol Mulin e Sass Bianc
La mulattiera che va dall’abitato di Introzzo a Subiale è realizzata in sassi ed è fiancheggiata da muretti a secco. Serviva come via di collegamento, sia per il trasporto del bestiame, che per il passaggio degli abitanti. Lungo il percorso s’incontra un bosco ricco di castagni dai quali si traeva legna da ardere e abbondanti castagne. Lungo il tragitto si notano le varie pose, ovvero posti dove ci si riposava, vista la ripidità del tratto. Eccole elencate:
- Gisoo de Ginasche con Sasso bianco
- Sassoni
- Val dol Culon
- Tabial de Vebre
- Pian del Scal
- Pozat della Vegiate
- Pose
- Rampade del vach
Vicino alla mulattiera si trova il vecchio mulino, uno stabile in pietra con accanto un corso d’acqua. Tramite un canale, in passato l’acqua veniva incanalata e gettata in una vasca che faceva funzionare la ruota e i condotti di ferro.
Il mulino era di proprietà di una famiglia di Introzzo chiamata “i Russ” e quindi il suo nome è diventato “Mulin di Russ”. Si macinavano castagne e grano saraceno per fare la farina, e la paglia della segale, per produrre il cibo per le mucche. Come compenso si donava al mugnaio una certa quantità di farina. Si macinava di più in inverno, perché nei mesi primaverili ed estivi gli abitanti lavoravano sui monti.
Ora l’edificio è abbandonato.
All’imbocco della mulattiera si trova anche il “Sasso bianco”, un grande sasso che un tempo era usato come pose: chi si riposava qui godeva di un’impagabile vista sul lago. Ora, con la folta vegetazione, il panorama è cambiato. Vicino al sasso c’è il Giso de Ginasche, una cappelletta votiva dove un tempo, una volta all’anno, nel mese di maggio, veniva celebrata la santa messa. Qui ci si trovava anche a giocare a guardie e ladri e a nascondino perché era un posto lontano dai pericoli.
Crediti
La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Introzzo in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie e documenti pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità di riferimento, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità.
Le interviste agli abitanti di Introzzo sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
Eventuali titolari di diritti d’autore sui materiali pubblicati, sono pregati di mettersi in contatto con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Hanno partecipato al tavolo di lavoro per la creazione di questa mappa di comunità: Caterina Tagliaferri, Cinzia Cantini, Emilio Buzzella, Enrica Buzzella, Flavio Cipelli, Fulvia Buzzella, Giada Faretra, Giorgia Pandiani, Luca Buzzella, Maria Teresa Buzzella e Primavera Realini.