Lavori di Ieri – Transumanza

Negli anni ‘60 gli uomini andavano nelle fabbriche a lavorare, mentre le donne curavano i figli e lavoravano in campagna. Quasi tutte le famiglie avevano mucche, capre e maiali per la sussistenza. Le donne dovevano badare agli animali, tagliare il fieno, raccoglierlo e prepararlo nelle stalle per l’inverno. 

In primavera le mucche venivano portate sui monti, prima a Subiale e poi a Lavadee. Le donne salivano a piedi lungo la mulattiera con il gerlo in spalla contenente spesso la culla con il neonato e il cibo e con al seguito gli altri figli più grandi che dovevano accudire.

Si partiva per la transumanza all’inizio di maggio e si tornava in autunno per la vendemmia. Le cascine dove si viveva quel periodo erano molto rustiche: un piccolo fuoco, un tavolo e si dormiva su due assi con un materasso chiamato busachin, un sacco di tela riempito con foglie secche e talvolta qualche riccio che si faceva sentire durante la notte. 

Al mattino le mucche venivano mandate al pascolo e tornavano alla sera, si mungevano quotidianamente e si portava il latte alla latteria per fare il formaggio e il burro che veniva usato durante tutto l’anno. 

Tutte le sere le donne si incontravano per recitare il rosario alle cappelline, i gisoo, poi si univano anche gli uomini e finivano la giornata con canti popolari accompagnati dalla fisarmonica. 

In autunno si ritornava in paese e bisognava prepararsi alla raccolta dell’uva.

Finita la vendemmia, le mucche venivano portate nelle stalle vicine alle vigne per mangiare il fieno raccolto, prima di riportarle in paese, dove era stata preparata la scorta di fieno per affrontare il lungo inverno.

Oltre alle mucche e al vino, si ingrassavano i maiali per poi ucciderli a gennaio e ogni famiglia faceva salsicce, salame, mortadelle…

Crediti

La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Introzzo in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie e documenti pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità di riferimento, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità. 
Le interviste agli abitanti di Introzzo sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
Eventuali titolari di diritti d’autore sui materiali pubblicati, sono pregati di mettersi in contatto con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Hanno partecipato al tavolo di lavoro per la creazione di questa mappa di comunità: Caterina Tagliaferri, Cinzia Cantini, Emilio Buzzella, Enrica Buzzella, Flavio Cipelli, Fulvia Buzzella, Giada Faretra, Giorgia Pandiani, Luca Buzzella, Maria Teresa Buzzella e Primavera Realini.