El Strec
Come tutti i paesi della Valvarrone, anche Vestreno è caratterizzato da vecchie case in pietra con tetti ricoperti in piode. Tra una casa e l’altra ci sono le vecchie vie, el strecc, e portici particolari, tuttavia la vecchia pavimentazione, fatta di terra e sassi chiamata risciolade, è stata sostituita dal porfido.
Le stradine del centro erano la parte viva del paese, c’erano i bambini che giocavano a nascondino, a guardie e ladri e al cerc, ossia un cerchione di bicicletta che si faceva girare tenendolo in piedi con un l’aiuto di un bastone, mentre gli adulti, intenti nei loro lavori, si ritrovavano nelle stradine per chiacchierare e discutere.
Particolarmente frequentate erano le varie piazzette del paese, come la Pilote dove le persone si recavano a prendere l’acqua nella caratteristica fontana, o Piazza Augusta, luogo preferito per i giochi dei bambini e caratterizzato da una leggenda.
La leggenda narra che tutta la gente di Vestreno aveva la sua “croce da portare”, fatta di dispiaceri e preoccupazioni quotidiane. Ritenendola troppo pesante, un giorno le persone decisero di portare tutte le croci in Piazza Augusta per scambiarsele . Ma .. sapete cosa successe? Che ognun a la portaa a cà la so cros cioè ognuno riprese la propria croce e la riportò a casa, perchè si erano accorti che la croce degli altri era più pesante della propria!
Crediti
La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Vestreno in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie e documenti pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità di riferimento, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità.
Le interviste agli abitanti di Vestreno sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
Eventuali titolari di diritti d’autore sui materiali pubblicati, sono pregati di mettersi in contatto con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Hanno partecipato al tavolo di lavoro per la creazione di questa mappa di comunità: Consuelo Buzzella, Franco Memeo, Flavio Cipelli, Marisa Raimondi e Primavera Realini.