Consolino

Consciolìn

Luogo di culto affacciato sul lago, molto caro ai Tremenicesi. Profonda è la devozione alla Madóne da Consciolìn, da tutti invocata per chiedere protezione, come testimoniano i numerosi ex voto. Salendo da Dervio o dalla cava, risalta quella cappella bianca tra due pini, e il cuore si solleva.

Bambini in visita alla cappella di Consolino.

Qui si celebravano le messe con la recita del rosario in apertura e chiusura del mese di maggio, la festa degli alpini in giugno con la polenta taragna e quella di S. Rocco il 16 di agosto con il grande pic-nic comunitario sui prati circostanti la cappella, e si cantava tutti insieme.

A questo luogo è legata la vicenda del piccolo Manuèl, bimbo del paese che si smarrì nel bosco durante una notte di tempesta. Il mattino dopo, quando fu ritrovato asciutto sotto un castagno, raccontò di essere stato accudito dalla Madonna che lo aveva tranquillizzato e gli aveva offerto una scodella di minestra calda. A Lei diventò devoto, per scelta di vita si ritirò nel convento di Dongo e divenne frate Mansueto: ritornava ogni anno in pellegrinaggio a Consolino.

Storie e tradizioni legate alla Madonna di Consolino, sopra Tremenico.

Crediti

La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Tremenico in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie, documenti e brani musicali pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità tremenicese, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità. 
Le interviste agli abitanti di Tremenico sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
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