Castagne e castagneti

Il castagno è un albero dal maestoso portamento importato dall’impero romano: allevato e innestato nelle nostre selve dell’alta Valvarrone è caratterizzato da una abbondante fruttificazione. Fiorisce a maggio/giugno e produce i suoi frutti verso settembre/ottobre, a seconda dell’andamento della stagione.

Fino al secondo Dopoguerra gli alberi erano ben curati. Si saliva sulla pianta per bacchiare le castagne (pertegà), si tagliavano i rami secchi e da questi in primavera spuntavano i rami verdi, venivano concimati con l’erba, i ricci e le foglie che si rastrellava nel prato (il patusc).

Da sempre le castagne sono state un prodotto centrale nell’alimentazione e nell’economia dei tremenicesi. Gran parte delle castagne, prima degli anni Sessanta erano infatti vendute, appena raccolte, ai fruttivendoli o ai corrieri per commerciarle nelle grandi città. Solitamente erano le donne ad occuparsi di procurare questo piccolo reddito per le famiglie.

La parte restante era destinata a soddisfare il fabbisogno delle case, dove la castagna era un alimento principe e cucinato in diversi modi. Una parte erano consumate fresche, bollite in acqua (Fruu) o messe in padella sul fuoco del camino come caldarroste (Burr) .

Una discreta quantità, mediamente 5/7 quintali per famiglia, era poi fatta essiccare, al fine di conservarle fino all’anno successivo. Le castagne venivano stese in un contenitore denominato Gree posto sui solai, sopra delle grate, dove il calore del fuoco della cucina che passava attraverso la canna fumaria faceva essiccare le castagne. Una volta secche, venivano battute al fine di separarle dalla pelle e ottenere le castagne pulite bianche, utilizzate in famiglia per dolci, tuffate nel latte o richieste anche dal mercato.

I resti rotti e non commestibili venivano dati in pasto a maiali, alle mucche o galline: non si sciupava nulla.

Crediti

La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Tremenico in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie, documenti e brani musicali pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità tremenicese, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità. 
Le interviste agli abitanti di Tremenico sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
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Ecomuseo della Valvarrone