L’oratorio di Bulciago, dedicato alla figura di San Luigi, è sicuramente il luogo dove la maggior parte dei cittadini bulciaghesi è cresciuta e si sia ritrovata. Da sempre ha offerto alla comunità una proposta di vita spirituale, culturale e sportiva. Grazie alla presenza di aule interne, un campo da calcio con spogliatoi, un cinema teatro, un grande piazzale interno ed un bar, è stato il luogo ideale per vivere in comunità i propri interessi. Negli ultimi anni, con la chiusura del salone del cinema, si è focalizzato sulla formazione cristiana dei più piccoli e degli adolescenti, organizzando anche tutte le estati il tanto atteso e frequentato Oratorio Estivo, evento che raduna da sempre nelle settimane estive centinaia di ragazze e ragazzi del paese offrendo momenti di gioco, preghiera, laboratori e gite. Con uno sguardo anche ai valori dello sport: in oratorio è nata infatti una società sportiva per accompagnare ed insegnare ai più piccoli il gioco del calcio e della pallavolo.
Per i giovani nati nel decennio del boom economico 1960-1970 (la generazione pre-digitale) l’Oratorio ha rappresentato il fulcro della vita fuori casa. All’epoca non esistevano i computer (stavano facendo capolino i primi) o le web tv, gli smartphone, i social ecc. All’Oratorio c’era il mondo dell’entertainment e della socialità: un Campetto da Calcio, in cui si consumavano sfide epocali nei tornei estivi, nonché le corse campestri e le gare di atletica con i duri allenamenti e le levatacce domenicali; un Salone dalla duplice funzione di Cinema e Teatro, dove poter gustare la proiezione della domenica (a volte anche prime visioni) tra un pacchetto di patatine, un sacchetto di caramelle gommose, un ghiacciolo o un trinchetto colorato, oppure lo spettacolo di Natale o della Festa ricorrente (Mamma, Papà, ecc), a volte anche in scena o dietro le quinte; Sale di grandi dimensioni in cui ascoltare la musica del giradischi sotto l’occhio vigile delle Suore Preziosine, sempre pronte a “bacchettarti” per una parola o un gesto di troppo, soprattutto se si accorgevano di qualche timido amore in boccio. Di sacro rimanevano solo i raduni nella Chiesina dove, preghiere a parte, il caro Don Piero insegnava ai ragazzi ad affrontare la vita con passione e lealtà. Il top erano le gite in occasione dell’Oratorio Feriale sempre avventurose e piene di fascino, seppur fatte in luoghi non lontani.
Crediti
La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Bulciago in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie e documenti pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità di riferimento, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità.
Le interviste agli abitanti di Bulciago sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
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