Nella frazione Bulciaghetto sorge il Santuario dei Morti dell’Avello, molto amato dai bulciaghesi sia come luogo di culto – ogni 16 luglio la grande festa della Madonna del Carmine attira fedeli da tutta la Brianza- sia per la sua collocazione in mezzo alla natura.
Il suo nome ci rivela la sua storia. I “Morti” sono infatti quelli di antiche pestilenze, che furono sepolti in una fossa comune proprio in questa località, e ai quali era dedicata una piccola cappella (sulla quale è poi stato costruito il Santuario della Madonna del Carmine). L’“Avello” è invece un grande masso scavato: presenti solo nel triangolo lariano e in brianza, questi manufatti ancora misteriosi erano utilizzati come tombe in epoca romana, ma sono poi per millenni stati al centro di riti magici e religiosi.
Non è solo storia antica: i più anziani ricordano ancora i malati che si recavano all’avello per immergere nell’acqua piovana in esso raccolta un proprio indumento, o un fazzoletto, per poi legarlo ad uno degli alberi vicini come ex voto.
Si tratta quindi di un luogo “sacro”, “magico” e “profano” fin da tempi molto remoti e che da sempre è un importante punto di riferimento per la comunità.
Crediti
La redazione dei testi qui riportati è stata curata dalla comunità di Bulciago in collaborazione con la coop. soc. Liberi Sogni Onlus. Fotografie e documenti pubblicati in questa pagina sono stati raccolti, selezionati e donati a fine divulgativo e a titolo gratuito dalla comunità di riferimento, nell’ambito del percorso partecipato che ha portato alla realizzazione della mappa di comunità.
Le interviste agli abitanti di Bulciago sono state realizzate dalla coop. soc. Liberi Sogni Onlus.
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